martedì 4 settembre 2018

La morte perinatale e il sostegno possibile

Claudia Ravaldi (psichiatra, psicoterapeuta, presidente Ass. CiaoLapo Onlus) 
Carmen Rizzelli (psicologa, psicoterapeuta, Ass. Melograno-Centro Informazione Maternità e Nascita di Roma)
"Parlare di lutto perinatale implica il dover affrontare in modo “simultaneo” il tema della morte e della vita: si parla di lutto perinatale quando la morte sopraggiunge prima della nascita, durante la nascita, o poco dopo. Dal punto di vista strettamente medico l’OMS definisce come “morte perinatale” la perdita di un figlio avvenuta tra la 28a settimana di gravidanza e i 7 giorni dopo il parto. La morte prenatale riguarda invece le morti avvenute durante l’intera gestazione. Questa distinzione, che ha l’obiettivo di fare chiarezza sulle cause di morte e di strutturare i dovuti approfondimenti diagnostici distinti per epoche gestazionali, non deve tuttavia essere intesa come “distinzione” psicologica o psicosociale: il lutto perinatale, infatti, non segue questa netta divisione “per settimane”, e numerosi sono i report in letteratura che indicano come la perdita, prenatale o perinatale che sia, si associ a “segni e sintomi” del lutto molto specifici e definiti, indipendentemente dall’età gestazionale e dalle cause che hanno portato al decesso. (...)"

Estratto dell'Articolo pubblicato ad agosto 2018 sul numero 4 dei Quaderni ACP. Per continuare a leggere clicca QUI

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